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CoeLux, il cielo in una stanza

By technology

Questa è una tecnologia che può cambiare la vita a molte persone perché la qualità della luce naturale, sul nostro umore e sulla nostra salute, fino ad ora non aveva rivali.

I sistemi d’illuminazione CoeLux riproducono l’effeto della luce naturale del sole, entrando attraverso un’apertura nel soffitto, con un sole realistico percepito ad una distanza infinita circondato da un cielo cristallino. Questo risultato straordinario è ottenuto grazie ad un lavoro comprensivo da parte di un team interdisciplinario di ricercatori nei campi della fisica ottica, dei modelli numerici, della chimica, delle scienze materiali, dell’architettura e del design.

I dispositivi di CoeLux sono molto più di lampade luminose. L’azienda “ricrea lo stesso processo scientifico che fa apparire il cielo blu”, afferma il fondatore e fisico Paolo Di Trapani. “Abbiamo costruito il sole.”

CoeLux simula le stesse particelle di ossigeno, azoto e CO2 presenti nell’aria e virtualmente “comprime l’atmosfera” da 10 chilometri a pochi millimetri, creando un solido, piuttosto che gas o liquido. Proprio come gli ascensori hanno permesso la costruzione di grattacieli e l’aria condizionata ha permesso di ampliare gli edifici, Di Trapani crede che CoeLux potrebbe consentire la creazione di “groundscrapers” o edifici che si estendono per centinaia di metri sottoterra, ma che non diano l’impression di essere in un luogo buio e profondo.

Dopo un’ora in una stanza senza luci, illuminata con il loro sistema, l’indice di performance, il grado di benessere di motivazione e di concentrazione, è del 30% superior ripsetto ad un’illuminazione tradizionale. In ambito sanitario viene ridotto notevolmente l’ansia e lo stress, ed è in atto uno studio per misurare l’effetto terapeutico che può avere.

COME FUNZIONA ESATTAMENTE?

Lo scattering di Rayleigh è lo scattering elastico (o diffusione) di un’onda luminosa provocato da particelle piccole rispetto alla lunghezza d’onda dell’onda stessa, che avviene quando la luce attraversa un mezzo sostanzialmente trasparente, soprattutto gas e liquidi.

La luce che proviene dal sole è composta da un maggior numero di fotoni nel blu piuttosto che nel viola. Il colore “celeste” che noi vediamo deriva quindi dalla sovrapposizione (una “media pesata”) dei colori che ci arrivano dal cielo, soprattutto viola, blu e, in parte minore, verde, ed è il motivo principale per cui il cielo appare di colore azzurro. (Wikipedia)

Caracol, design e stampa 3D

By sdg 9, technology

Ogni innovazione comporta molte conseguenze. La storia che vi raccontiamo oggi offre uno squarcio sull’impatto della stampa 3D in molte filiere di manifattura. Ad esempio, la progettazione di una sedia su misura o la realizzazione di una semplice pinza, che influisce sulla performance di un braccio robotico. Il simbolo di Caracol Design Studio è una lumaca, che ha un guscio dalla struttura complessa e stratificata. Una buona metafora per rendere l’idea di quanto si nasconde dietro al design sistemico.

Cristina: Oggi vi raccontiamo del matrimonio tra due tecnologie, la robotica e la stampa 3D, o manifattura additiva. Questo consente di esplorare nuovi orizzonti progettuali. Ve lo raccontiamo attraverso casi molto pratici. Su cosa state lavorando adesso?

Paolo Cassis: In questo momento stiamo studiando un metodo per produrre delle sedie totalmente su misura ed ergonomiche per ogni persona. Stiamo cercando di fare questa applicazione tramite un’associazione di sistemi robotici e dispositivi di stampa 3D.

Cristina: E quindi come funzionerebbe? Io la sogno una sedia ergonomica fatta per me che però non mi costi una cifra improponibile.

Paolo: Si partirebbe scannerizzando, quindi prendendo nel modo più preciso possibile i dati del tuo corpo e della tua schiena per poi rielaborarli digitalmente e farli produrre con una precisione millimetrica al robot e alla stampante 3D.

Cristina: Per un costo di?

Paolo: Per un costo che si potrebbe aggirare tra i 100 e i 120 euro anche.

Cristina: Qualche altro esempio di risparmio con questo tipo di manifattura?

Paolo: Noi abbiamo prodotto questa pinza da fresa, in manifattura additiva, che è molto più leggera del pezzo che tradizionalmente è prodotto in metallo. Questa pinza viene installata proprio sui robot e ha permesso all’azienda di risparmiare sulla taglia di questo macchinario dato che il peso è minore e quindi realizzare lo stesso lavoro con un robot più piccolo. Risparmiando anche decine di migliaia di euro sul prezzo di macchinario.

Cristina: Lavorate anche con artigiani?

Paolo: Si, lavoriamo con artigiani perché crediamo che il valore della tradizione sia portare avanti anche in un ambito innovativo proprio perché è la tradizione, l’innovazione, una collaborazione benefica tra questi due approcci sia un motore del progresso nel design.

Cristina: Con rispetto per il passato, occhio al futuro.

Forge Reply – realtà virtuale

By sdg 3, sdg 4, sdg 9, technology

La realtà virtuale e la realtà aumentata non sono solo strumenti per divertirsi, ma anche per formare professionisti in vari ambiti o per mostrare lo sviluppo di complessi macchinari industriali prima che vengano prodotti. Forge Reply ci ha mostrato com’è possibile. Siete pronti a stupirvi?

Realizzano applicazioni che sfruttano la realtà virtuale e la realtà aumentata che integrano apprendimento e intrattenimento per permettere a bambini e ragazzi di imparare giocando, o per rinforzare la formazione del personale all’interno di una cornice aziendale. Mettono anche le loro competenze al servizio degli istituti ospedalieri o dei centri riabilitativi che sempre più vedono nelle tecnologie AR e VR dei validi strumenti per il trattamento di diverse patologie.

RIABILITAZIONE CON REALTÀ VIRTUALE IMMERSIVA

La realtà virtuale, e in particolare la Telepresenza Immersiva Virtuale (TIV), offre un approccio innovativo per supportare il recupero funzionale delle abilità nei pazienti affetti da disturbi cognitivi nelle fasi iniziali, disturbi motori quali ictus o malattia di Parkinson, disturbi psicologici come ansia, fobie o stress.

Forge Reply ha progettato un “Cave”, una intera stanza virtuale dove si sperimenta la Telepresenza Immersiva Virtuale (TIV), dove è possibile simulare i tipici scenari in cui vengono trattati alcuni disturbi. Il Cave è un sistema integrato che permette di ricostruire una realtà vera, considerando le sollecitazioni cognitive, uditive e visive. Grazie alla visione 3D stereostopica, legata a un sistema di tracciamento della posizione, il sistema permette una corretta lettura degli spazi, dei volumi e delle distanze, dando così la netta sensazione di essere immersi all’interno della scena virtuale proiettata sugli schermi.

LA REALTÀ VIRTUALE PER LA FORMAZIONE

In ambito aziendale, hanno sviluppato una piattaforma e-learning dedicata alla formazione del personale per le operazioni di installazione e manutenzione sui quadri di media tensione. La piattaforma è composta da due moduli interattivi, uno basato su tecnologia 3D interattiva Unity 3D per uso via web, ed uno uso in realtà virtuale con visore HTC Vive. In entrambi i moduli le operazioni di manutenzione virtuali implementate riproducono fedelmente le relative procedure operative. La visualizzazione interattiva dell’oggetto in 3D, consente all’utente una precisa ed efficace comprensione del prodotto in un ambito dove l’aspetto sicurezza è di fondamentale importanza: con questo strumento, si vuole offrire la possibilità di simulare in assoluta sicurezza delle azioni potenzialmente pericolose.