Susanna Martucci Fortuna, fondatrice di Alisea, ha trasformato un momento di crisi in opportunità. Ha creato una filiera di professionisti tutti italiani – da ingegneri a designer e artigiani evoluti, per dare una vita dignitosa a scarti industriali.
Cristina: Oggi vi raccontiamo il lavoro di una donna che ha trasformato una crisi in opportunità. Stava perdendo il l’azienda, e interrogandosi sul da farsi, le tornò in mente una conversazione sentita sul riciclo e si chiese come poter dare una vita dignitosa a scarti industriali, che nel suo distretto di Vicenza abbondano. Per dare concretezza alla sua idea, mise insieme una filiera tutta italiana di ingegneri, designer e artigiani evoluti. Andiamo a conoscerla e a scoprire che cosa fa. Buongiorno Susanna, raccontaci cosa abbiamo davanti.
Susanna Martucci: Qua si parla di grafite da noi, questi sono elettrodi in grafite e lo scarto inevitabile della produzione degli elettrodi di grafite è questa polvere, che viene recuperata dagli impianti di aerazione delle fabbriche. Noi recuperiamo questa polvere e abbiamo creato un nuovo materiale. Questo è un granulo che è fatto con l’80% di questo scarto. Questo nuovo materiale, che viene da economia circolare, ci ha dato accesso ad un processo produttivo innovativo per la produzione di una matita, che non usa legno e non usa colla per quanto riguardo l’aggancio della gomma, ma soprattutto chi la usa consuma 15 grammi di polvere di grafite, portandole via dalla discarica. Solo con lei, risparmiamo 60.000 alberi all’anno, perché molti magari non pensano che il legno delle matite tradizionali non è altro che packaging della grafite che è fragile e sporca le mani.
Cristina: Con la grafite hai fatto altro?
Susanna Martucci: Si chiaramente ci siamo innamorati di questo materiale che in questo altro caso partiamo sempre da polvere di grafite ma viene bagnato con l’acqua. Questo ci ha dato accesso ad un nuovo processo produttivo per la tintura dei tessuti. I ragazzi riescono a tingere vari materiali, la lana, denim, seta o il cotone organico ma in maniera totalmente atossica. Adesso vi porto nel mondo che parla di plastica riciclata, tante cose si possono fare: righelli per la scuola, custodie per i vinili, che vengono tutte da bottiglie post-consumo quindi da raccolta differenziata.
Cristina: Vedete quanto nasce da fantasia e determinazione? Questi puzzle per bambini sono recuperati da uno stand fieristico, così queste borse. Non abbiamo il tempo di raccontarvelo ma questo è sempre grafite e sughero riciclato. Questi sono sacchi di caffè trasformati insieme anche a sfridi della produzione del pellame. Pensate che l’attività di Susanna adempie a ben 6 dei 17 SDG, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare il 8, 9, 10, 12, 15, e 17. Occhio al futuro!
In onda il 29-2-2020